Qualora i coniugi non abbiano figli, i motivi lavorativi e di salute sono prioritari per l’attribuzione dell’abitazione coniugale. In seconda linea vengono considerati gli interessi affettivi. Qualora la ponderazione degli interessi non porti a nessun risultato chiaro, nel dubbio vanno considerati i rapporti di proprietà o altri rapporti d’uso giuridicamente regolati. Qualora un coniuge lasci l’abitazione coniugale, egli non rinuncia con ciò all’attribuzione della medesima. Parimenti, non è necessario che il coniuge che richiede l’attribuzione dell’abitazione coniugale voglia abitarvi personalmente.